Voices for Choices è la prima piattaforma di questo genere. Individui coraggiosi parlano della loro esperienza con l'uso della forza e della coercizione da parte del sistema di salute mentale. Condividono con noi le loro esplorazioni di approcci alternativi e modalità di guarigione, e i loro approcci efficaci all'organizzazione e all'attivismo.
La percezione pubblica è che lo stigma che circonda la "malattia mentale" si stia riducendo nel tempo, ma l'esperienza di queste persone racconta una storia diversa. Depressione e ansia vengono accettati dai media, ma per le persone che tentano il suicidio o sperimentano un intenso disagio emotivo, con conseguente diagnosi di psicosi, schizofrenia, disturbo bipolare, disturbo schizoaffettivo o altre etichette del DSM [Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali redatto dall'American Psychiatric Association], lo stigma è più forte che mai.
Molte persone che avrebbero voluto partecipare a questo progetto non sono state in grado di farlo. Le loro spiegazioni sono chiare indicazioni che questo stigma persiste.
In realtà ci si deve nascondere, si devono mantenere segreti e l'incapacità di essere il proprio sé autentico aggrava il problema sia per gli individui che per la colletività.
Mi chiamo Jim Flannery e sono orgoglioso di far parte del team che sta dietro Voices for Choices. Il nostro obiettivo è rompere il silenzio, connetterci l'uno con l'altro, guarire e organizzarci per guidare una rivoluzione non violenta nel sistema della salute mentale. Questo è il viaggio del guaritore e dell'attivista.
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