ARTICOLO ORIGINALE:
https://spettacolomusicasport.com/
Il calvario di Vincenza Sicari, 39 anni, ex maratoneta azzurra, ventinovesima alle Olimpiadi di Pechino 2008, che negli ultimi quattro anni ha girato oltre 30 ospedali italiani, paralizzata dal tronco in giù per una malattia degenerativa neuromuscolare mai diagnosticata, purtroppo non ha ancora avuto un lieto fine.
Quattro anni passati da un nosocomio all’altro, come se fosse un pacco postale che nessuno vuole ritirare, in un assurdo e inutile giro d’Italia, senza una diagnosi precisa per la malattia da cui è affetta, da alcuni medici addirittura fatta passare per “malata psichiatrica”, nonostante la diagnosi effettuata dal Professor Mariani dell’Istituto Sacco di Milano, che dopo aver sottoposto l’ex atleta a due biopsie muscolari ha confermato l’esistenza di una malattia degenerativa.
Vincenza si trova all’ospedale di Frascati, a cui è stata trasferita dopo essere stata ricoverata per molti mesi a Padova senza essere sottoposta agli accertamenti e alle cure necessarie e dove le è stato addirittura fatto un Tso con la forza. Altre strutture italiane che sono state contattate si sono rifiutate di accogliere l’ex atleta.
Perchè nessuno interviene per risolvere positivamente questo caso di evidente malasanità? Perchè continuare a negare l’evidenza e togliere anche la speranza a questa ragazza? Dove sono le istituzioni? Sono le domande che da tempo si pone Vincenza Sicari e che ci poniamo anche noi perchè è una situazione talmente surreale e tragica che non trova risposte plausibili.
In una recente udienza generale Papa Francesco ha detto: “L’indifferenza uccide. Ogni volta che esprimiamo disinteresse per la vita altrui, ogni volta che non amiamo, in fondo disprezziamo la vita“. Ed è proprio contro l’indifferenza delle istituzioni e contro la cattiveria umana che Vicenza sta combattendo, in una maratona infinita in cui gli avversari sono, oltre alla malattia che la sta consumando ogni giorno di piu’, coloro che potrebbero aiutarla ma invece di approfondire il suo caso e trovare una soluzione preferiscono infliggerle ulteriori umiliazioni, negandole il diritto di essere curata.
“La cosa che mi manca di piu’ è vivere e correre. Io ero un’atleta, accettare il fatto di essere malata e non poter fare piu’ quella che era la mia passione non è stato semplice“, ha dichiarato Vincenza Sicari a Chi l’ha visto?, la trasmissione di Rai 3 condotta da Federica Sciarelli, che ha dedicato al suo caso un approfondito servizio realizzato da Chiara Cazzaniga con Melania Straffi e Giorgia Borrelli, andato in onda mercoledì 24 gennaio 2019. L’ex maratoneta ha lanciato nuovamente un accorato appello affinché qualche medico o ricercatore possa interessarsi a lei per arrivare a capire quale sia la malattia da cui è affetta e trovare una cura e affinchè le istituzioni intervengano in quanto “ogni giorno che passa mi rendo conto o che non uscirò viva da qui o che non potrò tornare a fare una vita dignitosa“.
Qui il link per rivedere la puntata di Chi l’ha visto? con il servizio su Vincenza Sicari a partire da 1h 23′ 46′:
di Francesca Monti
Il calvario di Vincenza Sicari, 39 anni, ex maratoneta azzurra, ventinovesima alle Olimpiadi di Pechino 2008, che negli ultimi quattro anni ha girato oltre 30 ospedali italiani, paralizzata dal tronco in giù per una malattia degenerativa neuromuscolare mai diagnosticata, purtroppo non ha ancora avuto un lieto fine.
Quattro anni passati da un nosocomio all’altro, come se fosse un pacco postale che nessuno vuole ritirare, in un assurdo e inutile giro d’Italia, senza una diagnosi precisa per la malattia da cui è affetta, da alcuni medici addirittura fatta passare per “malata psichiatrica”, nonostante la diagnosi effettuata dal Professor Mariani dell’Istituto Sacco di Milano, che dopo aver sottoposto l’ex atleta a due biopsie muscolari ha confermato l’esistenza di una malattia degenerativa.
Vincenza si trova all’ospedale di Frascati, a cui è stata trasferita dopo essere stata ricoverata per molti mesi a Padova senza essere sottoposta agli accertamenti e alle cure necessarie e dove le è stato addirittura fatto un Tso con la forza. Altre strutture italiane che sono state contattate si sono rifiutate di accogliere l’ex atleta.
Perchè nessuno interviene per risolvere positivamente questo caso di evidente malasanità? Perchè continuare a negare l’evidenza e togliere anche la speranza a questa ragazza? Dove sono le istituzioni? Sono le domande che da tempo si pone Vincenza Sicari e che ci poniamo anche noi perchè è una situazione talmente surreale e tragica che non trova risposte plausibili.
In una recente udienza generale Papa Francesco ha detto: “L’indifferenza uccide. Ogni volta che esprimiamo disinteresse per la vita altrui, ogni volta che non amiamo, in fondo disprezziamo la vita“. Ed è proprio contro l’indifferenza delle istituzioni e contro la cattiveria umana che Vicenza sta combattendo, in una maratona infinita in cui gli avversari sono, oltre alla malattia che la sta consumando ogni giorno di piu’, coloro che potrebbero aiutarla ma invece di approfondire il suo caso e trovare una soluzione preferiscono infliggerle ulteriori umiliazioni, negandole il diritto di essere curata.
“La cosa che mi manca di piu’ è vivere e correre. Io ero un’atleta, accettare il fatto di essere malata e non poter fare piu’ quella che era la mia passione non è stato semplice“, ha dichiarato Vincenza Sicari a Chi l’ha visto?, la trasmissione di Rai 3 condotta da Federica Sciarelli, che ha dedicato al suo caso un approfondito servizio realizzato da Chiara Cazzaniga con Melania Straffi e Giorgia Borrelli, andato in onda mercoledì 24 gennaio 2019. L’ex maratoneta ha lanciato nuovamente un accorato appello affinché qualche medico o ricercatore possa interessarsi a lei per arrivare a capire quale sia la malattia da cui è affetta e trovare una cura e affinchè le istituzioni intervengano in quanto “ogni giorno che passa mi rendo conto o che non uscirò viva da qui o che non potrò tornare a fare una vita dignitosa“.
Qui il link per rivedere la puntata di Chi l’ha visto? con il servizio su Vincenza Sicari a partire da 1h 23′ 46′:
di Francesca Monti
Nessun commento:
Posta un commento