mercoledì 23 gennaio 2019

Caso Agostino Pipia- La risposta del Garante Nazionale

dalla pagina facebook:
 Caso Agostino Pipia, deceduto durante il ricovero presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura N.1 dell’Ospedale S.S. Trinità di Cagliari – La risposta del Garante Nazionale delle persone private della libertà personale, alla lettera aperta delle Associazioni “Diritti alla Follia” e “Radicali Cagliari – Marco Sappia”.
Come si ricorderà il 6 gennaio 2019 è stata pubblicata su tutti gli organi di informazione, la lettera aperta a firma dei segretari Michele Capano per l’associazione “Diritti alla Follia” e Carlo Loi per l’associazione “Radicali Cagliari - Marco Sappia”, lettera che intendeva sottoporre all’attenzione della opinione pubblica la triste vicenda conclusasi con il decesso del Signor Agostino Pipia, sottoposto a Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO).


In quella circostanza si è ritenuto opportuno e doveroso, segnalare la vicenda al Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, denunciando, al contempo, la mancata istituzione in Sardegna del Garante Regionale con comunicazione inviata al Presidente del Consiglio della Regione Autonoma della Sardegna dal quale si attende, ancora, risposta. 

Il Garante Nazionale “dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale” nella persona della Dott.ssa Gilda Losito, Responsabile della Unità “Privazione della Libertà e Salute”, ha tempestivamente comunicato quanto segue: “Il Garante ha già avviato le opportune richieste di approfondimento in adempimento del proprio mandato di tutela dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, conferito a norma della art. 7 del D.L. 23 dicembre – L. 10 gennaio 2014, nonché degli articoli 3, 4, 17-23 del Protocollo Opzionale alla Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani e degradanti”. 

Il Garante Nazionale ha, inoltre, comunicato di essersi costituito parte offesa nel procedimento nanti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.

Le Associazioni “Diritti alla Follia” e “Radicali Cagliari - Marco Sappia” ringraziano il Garante Nazionale per quanto potrà fare nell’esercizio delle proprie funzioni ed auspicano che “si preveda normativamente la notifica al Garante medesimo dei singoli provvedimenti di adozione di tutti i TSO disposti e degli eventuali rinnovi. Ciò consentirebbe all’Autorità di Garanzia di individuare criteri di scelta degli SPDC da visitare, sulla base di dati aggiornati.” 

Come AssociazionI impegnate sul campo, si condivide la necessità di proseguire con le visite a campione sulla base di una informazione sull’adozione dei provvedimenti impositivi dei trattamenti sanitari. Procedura che, come specificato dal Garante nazionale, “è anche di per sé, un prezioso strumento di trasparenza e prevenzione. E’ infatti importante che gli SPDC sappiano che il loro lavoro è oggetto di osservazione e analisi e, anche, di possibile verifica sul campo, in una prospettiva di miglioramento delle loro stesse condizioni di lavoro, nella consapevolezza di poter contare su un’Istituzione “alleata” nella ricerca di migliori risposte alle esigenze dei pazienti, sotto il profilo della tutela dei loro diritti e del rispetto della loro dignità”. 

Con il presente comunicato si rende infine noto che l’Associazione “Diritti alla Follia”, intende costituirsi anch’essa quale Parte Offesa nanti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari in merito al procedimento Pipia e ciò alla luce dei propri obiettivi statutari di tutela degli interessi e dei diritti dei cittadini sottoposti Trattamento Sanitario Obbligatorio.

Copia del presente comunicato verrà inviata per conoscenza al Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale. 

Cagliari, 18 gennaio 2019

Associazione “Diritti alla Follia” 

Segretario Michele Capano 

Associazione “Radicali Cagliari - Marco Sappia”

Segretario Carlo Loi

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