tratto da: https://www.ilgazzettino.it/
di Marco Aldighieri
PADOVA - A stroncarlo, a soli 24 anni, non è stata la malattia, ma un probabile avvelenamento da farmaci. Nel reparto di Psichiatria dell'ospedale di Camposampiero due medici, con l'obiettivo di tenerlo calmo, lo avrebbero imbottito di neurolettici tanto da provocarne una fibrillazione ventricolare e il conseguente arresto cardiorespiratorio. Così è morto, il 17 gennaio di tre anni fa, Nicola Sansonne la cui unica colpa era quella di soffrire di depressione dall'età di 14 anni. E il giorno del suo decesso, il padre non è stato nemmeno avvisato. Si era recato al reparto per andarlo a trovare, quando un infermiere lo ha avvicinato annunciandogli la morte del suo unico figlio. Tra la rabbia e il dolore, il genitore ha presentato una denuncia ai carabinieri e ora si sono chiuse le indagini attorno ai due camici bianchi accusati di omicidio colposo.
Giovedì 29 Novembre 2018
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