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Conferenza al WPA di Berlino 2017
L’Associazione Mondiale di
Psichiatria [WPA - World Psychiatric
Association] ha tenuto il suo XVII Congresso a Berlino dall’8 al 12 ottobre 2017. A causa dell’impegno del sopravvissuto alla psichiatria tedesco, nonché
autore ed editore Peter Lehmann, siamo stati invitati a parlare al Congresso
nella sezione Lettura dell’Autore.
Nel suo libro Coming Off Psychiatric
Drugs – Come smettere gli psicofarmaci, Peter aveva presentato la storia di
come Mary ha smesso di prendere gli psicofarmaci, che le erano stati prescritti
dopo essere stata diagnosticata come bipolare 18 anni fa, nel 1983. Adesso sono
già 18 anni che non prende più psicofarmaci. Oltre a raccontare la nostra
storia nel nostro libro Soul Survivor
- A Personal Encounter with Psychiatry
- Soul Survivor - Un incontro personale
con la psichiatria, volevamo offrire prove viventi e testimonianze
personali, di quello che è stato illustrato nel libro di Peter.
Non avevamo illusioni su ciò che ci
stavamo impegnando a fare. Eravamo consapevoli che stavamo entrando nella tana
del leone e siamo stati avvertiti che avremmo cenato con il diavolo! Ma due
ragioni principali hanno determinato il motivo per cui abbiamo partecipato
all’iniziativa. Innanzi tutto, per Mary stessa, per stare faccia a faccia con
la professione psichiatrica che ha fatto tanti danni a lei e alla nostra
famiglia per oltre 20 anni, e in secondo luogo per parlare della nostra verità
e della nostra esperienza, acquisita dalla nostra associazione [Mindfreedom
Ireland], a proposito della bio-psichiatria medica. Ci sarà qualcuno disposto
ad ascoltarci o è stato solo un esercizio di vetrinistica, l’averci invitati?
Vedremo.
Il Congresso si è svolto
nell’enorme centro Messe Berlin [Centro
fieristico], e ha visto la partecipazione di 10.000 persone provenienti da
tutto il mondo. La security era estremamente serrata quando arrivammo la
mattina di martedì 10 ottobre. Purtroppo avevamo dimenticato il portatile e quindi
abbiamo preparato le bozze nel taxi, quando siamo arrivati dall’aeroporto la
sera prima. Ma fortunatamente avevamo un backup, che dovevamo fotocopiare e
preparare di nuovo per il nostro intervento. Siamo grati alla gentile signora
del Business Center, che finalmente abbiamo trovato, dopo una ricerca
abbastanza estenuante.
Le conferenze hanno sempre avuto
inizio alle 08:00 del mattino e sono proseguite fino alle 19:00. C’erano
numerosi relatori illustri, che si sono rivolti ad un vasto pubblico in grandi
sale mentre, simultaneamente, venivano tenuti numerosi simposi nelle stanze più
piccole in tutto il complesso. C’erano anche esposizioni di poster sulla
Psichiatra nel Terzo Reich, mostre fotografiche sulla Psichiatria nell’Africa
occidentale, bancarelle di libri, vari tavoli per i “servizi per l’utenza e
l’assistenza” e naturalmente un’enorme sezione di numerose aziende
farmaceutiche, che esibisce i loro ultimi prodotti, incluso un farmaco che può
essere assunto per inalazione.
Abbiamo iniziato la nostra
presentazione alle 12 in
punto, c’erano 14 persone tra il pubblico, 10 donne e 4 uomini. Successivamente
abbiamo avuto l’opportunità di parlare solo con alcune delle donne che si sono
rivelate essere psicologhe e psicoterapeute. Nessuno degli uomini si è
avvicinato a noi o ha avuto qualcosa da dire sul nostro intervento. In effetti,
due di essi uscirono a metà della presentazione! Le donne invece erano molto
incoraggianti e ricettive.
Avevamo deciso di distribuire
semplicemente a tutti, copie del capitolo tratto dal libro di Peter Lehmann e
approfittare dell’opportunità per affrontare le questioni specifiche rispetto a
ciò che abbiamo messo in discussione in ambito psichiatrico, per ciò che
riguarda l’etichettatura, la violazioni dei diritti umani e il trattamento sanitario
obbligatorio. Nel contempo abbiamo parlato del nostro percorso, inizialmente da
partecipanti “ciechi”, che erano d’accordo con il sistema [psichiatrico], per
diventare i dissidenti attivi che siamo oggi. Abbiamo distribuito anche copie
gratuite del nostro libro Soul Survivor.
L’ora di tempo che ci era stata assegnata doveva essere condivisa con un relatore
americano, ma entrambi abbiamo sentito di aver detto tutto ciò che volevamo nei
35 minuti che abbiamo utilizzato.
Ovviamente è stato deludente
avere avuto un pubblico così esiguo, ma il giorno seguente, quando abbiamo
partecipato a un discorso cardine sui Diritti
umani in psichiatria: sfida o opportunità, dello psichiatra Stijn Jannes del
Belgio, ancora una volta erano presenti solo 12 persone, in una sala dalla
capacità di 500 posti! Questo per noi rappresenta la misura di quanto poco
interesse ci sia in ogni messaggio o presentazione, che sfidi il modello medico
pervasivo e dominante della bio – psichiatria, con la sua ampia trama di leggi
sostenute dallo stato repressivo; impressione questa rafforzata quando il Dr.
Driss Moussaoui dal Marocco, Presidente della sezione riguardante i diritti
umani, ha criticato vigorosamente e pubblicamente il Dr. Jannes, per la sua
richiesta di una maggiore attuazione dei diritti umani.
Data la natura esaustiva dell’enorme
complesso di conferenze e la vasta gamma di presentazioni, non siamo in grado
di riferire su nessuno degli altri simposi. Siamo stati felici di incontrare
Peter Lehmann e molti dei suoi alleati al suo stand di libri, che era un’oasi circondata
da un deserto psicofarmacologico.
Tutto sommato, il Congresso
Mondiale non è stato diverso da come ce lo aspettavamo. Sì, c’era un
riconoscimento delle atrocità psichiatriche ai tempi del nazionalsocialismo, e
c'erano anche alcuni simposi sui diritti umani e su come smettere gli
psicofarmaci, ma l’impressione generale era di un forte e potente establishment
psichiatrico del XXI secolo, convinto della correttezza dei suoi metodi e
dell’eccellente risultato che sta ottenendo. Ci è venuta in mente la storia I vestiti nuovi dell’imperatore, e
mentre loro il nostro messaggio di semplicità e verità non l’hanno ancora
ascoltato, ci sentiamo incoraggiati per il fatto che il messaggio è stato affermato e continuerà
ad essere ribadito, chiaramente e ad voce alta, da un corpo sempre più grande
di persone, finché infine ci ascolteranno.
Il tema della conferenza era: Psichiatria del XXI secolo: Contesto,
controversie e impegno. Lo sponsor principale era la Servier
[gruppo farmaceutico internazionale] e quasi 70 altre compagnie farmaceutiche.
Ci piacerebbe vedere cosa verrà scritto quando si arriverà alla Psichiatria del XXII secolo!
Traduzione a cura di Erveda Sansi
JIm Maddock
11.11.2017
WPA CONFERENCE BERLIN 2017
The World Psychiatric Association XV11 World Congress of Psychiatry was
held in Berlin from 8 - 12 October 2017. Due to the good offices of
German psychiatric survivor, author and publisher Peter Lehmann, we were
invited to speak at the Congress in the Author’s Reading Section. In
his book ‘Coming Off Psychiatric Drugs’, Peter had featured Mary’s story
of weaning herself off all drugs having been given a Bipolar diagnosis
18 years earlier in 1983. She has now been drug free for a further 18
years. In addition to relating our story in our own book ‘Soul Survivor -
A Personal Encounter with Psychiatry’, we were now to give living
evidence and personal testimony as outlined in Peter’s book.
We
were under no illusions as to what we were undertaking. We were aware
we were entering the lion’s den and were warned about supping with the
devil! But two main reasons determined why we went. Firstly for Mary
herself to stand face to face with the profession of psychiatry who had
visited so much harm on her and on our family for over 20 years and
secondly to speak our truth and our learned experience from our
association with medical bio-psychiatry. Would anybody be willing to
listen or was our invitation just a window dressing exercise? We would
see.
The Congress was held in the enormous Messe Berlin centre
and was attended by 10,000 people from all over the world. Security was
extremely tight as we arrived on the morning of Tuesday October 10.
Unfortunately we had left out laptop and prepared documents in the taxi
from the airport the night before but luckily had a backup which we now
hurriedly had to photocopy and prepare again for our talk. Our gratitude
is due to the helpful lady in the Business Centre which we eventually
located after quite an exhausting search.
The conference began
each day at 8am and went on until 7pm. There were numerous keynote
speakers addressing large audiences in large halls while simultaneously,
numerous symposia were being held in smaller rooms throughout the
complex. There were also poster exhibitions on Psychiatry in The Third
Reich, photographic exhibitions on Psychiatry in West Africa, book
stalls, various ‘service user/carer’ tables and of course a huge section
for numerous pharmaceutical companies to display their latest products
which included a drug that could be taken by inhalation.
We
commenced our presentation at 12 noon at which point, we had 14 people
in our audience, 10 women and 4 men. Subsequently we only had the
opportunity to speak to a few of the women who turned out to be
psychologists and psychotherapists. None of the men approached us or
had anything to say about our presentation. In fact, two of them walked
out halfway through! The women were very encouraging and receptive.
We had decided to simply dispense copies of the chapter from Peter
Lehmann’s book to everybody and avail of the opportunity to put our
specific points across as to what we challenged in psychiatry in
relation to labelling, human rights violations and forced treatment
while also relating our journey from blind participants who originally
went along with the system to the active dissidents we are today. We
also dispensed free copies of our own book Soul Survivor. Our allocated
hour was to be shared with another presenter from America but we both
felt we said all we wanted to in the 35 minutes we utilised.
Of
course it was disappointing to have had such a small audience but the
following day when we attended a keynote lecture on ‘Human Rights in
Psychiatry: challenge or opportunity’ by psychiatrist Stijn Jannes from
Belgium, again there were only about 12 people present in a theatre with
capacity for 500! To us it was a measure of just how little interest
there was in any message or presentation that challenged the all
pervasive and dominant medical model of bio-psychiatry with its full
panoply of repressive state backed laws, an impression reinforced when
the Chair of the Human Rights presentation, Dr. Driss Moussaoui from
Morocco vigorously and publicly criticised Dr. Jannes for his call for
greater implementation of human rights.
Given the exhaustive
nature of the enormous conference complex and the numerous array of
presentations, we are not in a position to report on any of the other
symposia. We were happy to meet Peter Lehmann and many of his allies at
his book table which was an oasis surrounded by a psycho-pharmaceutical
desert.
All in all, the World Congress turned out much as we
expected. Yes, there was an acknowledgement of psychiatric atrocities
in the days of National Socialism, yes there were a few symposia on
human rights and drug withdrawal but the overall impression was of a
mighty and powerful 21st century psychiatric establishment convinced of
the righteousness of its ways and of the excellent work it was
achieving. We were reminded of the story of The Emperor’s New Clothes
and while to them our message of simplicity and truth was still not
heard, we take heart from the fact that it was stated and will continue
to be stated loudly and clearly by an ever growing body of people until
eventually it will.
The theme of the conference was ‘Psychiatry
of the 21st Century; Context, Controversies and Commitment’. The major
sponsor was Servier along with almost 70 other mostly pharmaceutical
companies. We would love to see what will be written when it comes to
‘Psychiatry of the 22nd Century’!
JIm Maddock
11.11.2017
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