mercoledì 15 novembre 2017

WPA CONFERENCE BERLIN 2017 - Mary and JIm Maddock - Conferenza al WPA di Berlino 2017

Human Rights Challenge or Opportunity at the WPA Congress Berlin!- Mary Maddock 
Jim and I were part of a very small group of listeners. We both spoke loudly and clearly for our need to have human rights when there was an opportunity at the end after Stijn Jannes gave a challenging talk as a critical psychiatrist There was only about 14 in the audience. Thousands of psychiatrists attended the Congress!
Sfida o opportunità per i diritti umani al Congresso WPA di Berlino! - Mary Maddock

Jim e io abbiamo fatto parte di un gruppo molto piccolo di ascoltatori. Entrambi abbiamo parlato a voce alta e chiara riguardo al nostro bisogno di diritti umani. Questa opportunità c'è stata alla fine, dopo che Stijn Jannes ha tenuto un discorso stimolante in quanto psichiatra critico. C'erano solo circa 14 persone tra il pubblico. Migliaia di psichiatri hanno partecipato al Congresso!

Here the original post - Qui il post originale 

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Conferenza al WPA di Berlino 2017

 

L’Associazione Mondiale di Psichiatria [WPA -  World Psychiatric Association] ha tenuto il suo XVII Congresso a Berlino dall’8 al 12 ottobre 2017. A causa dell’impegno del sopravvissuto alla psichiatria tedesco, nonché autore ed editore Peter Lehmann, siamo stati invitati a parlare al Congresso nella sezione Lettura dell’Autore. Nel suo libro Coming Off Psychiatric Drugs – Come smettere gli psicofarmaci, Peter aveva presentato la storia di come Mary ha smesso di prendere gli psicofarmaci, che le erano stati prescritti dopo essere stata diagnosticata come bipolare 18 anni fa, nel 1983. Adesso sono già 18 anni che non prende più psicofarmaci. Oltre a raccontare la nostra storia nel nostro libro Soul Survivor - A Personal Encounter with Psychiatry - Soul Survivor - Un incontro personale con la psichiatria, volevamo offrire prove viventi e testimonianze personali, di quello che è stato illustrato nel libro di Peter.

Non avevamo illusioni su ciò che ci stavamo impegnando a fare. Eravamo consapevoli che stavamo entrando nella tana del leone e siamo stati avvertiti che avremmo cenato con il diavolo! Ma due ragioni principali hanno determinato il motivo per cui abbiamo partecipato all’iniziativa. Innanzi tutto, per Mary stessa, per stare faccia a faccia con la professione psichiatrica che ha fatto tanti danni a lei e alla nostra famiglia per oltre 20 anni, e in secondo luogo per parlare della nostra verità e della nostra esperienza, acquisita dalla nostra associazione [Mindfreedom Ireland], a proposito della bio-psichiatria medica. Ci sarà qualcuno disposto ad ascoltarci o è stato solo un esercizio di vetrinistica, l’averci invitati? Vedremo.

Il Congresso si è svolto nell’enorme centro Messe Berlin [Centro fieristico], e ha visto la partecipazione di 10.000 persone provenienti da tutto il mondo. La security era estremamente serrata quando arrivammo la mattina di martedì 10 ottobre. Purtroppo avevamo dimenticato il portatile e quindi abbiamo preparato le bozze nel taxi, quando siamo arrivati dall’aeroporto la sera prima. Ma fortunatamente avevamo un backup, che dovevamo fotocopiare e preparare di nuovo per il nostro intervento. Siamo grati alla gentile signora del Business Center, che finalmente abbiamo trovato, dopo una ricerca abbastanza estenuante.

 Le conferenze hanno sempre avuto inizio alle 08:00 del mattino e sono proseguite fino alle 19:00. C’erano numerosi relatori illustri, che si sono rivolti ad un vasto pubblico in grandi sale mentre, simultaneamente, venivano tenuti numerosi simposi nelle stanze più piccole in tutto il complesso. C’erano anche esposizioni di poster sulla Psichiatra nel Terzo Reich, mostre fotografiche sulla Psichiatria nell’Africa occidentale, bancarelle di libri, vari tavoli per i “servizi per l’utenza e l’assistenza” e naturalmente un’enorme sezione di numerose aziende farmaceutiche, che esibisce i loro ultimi prodotti, incluso un farmaco che può essere assunto per inalazione.

Abbiamo iniziato la nostra presentazione alle 12 in punto, c’erano 14 persone tra il pubblico, 10 donne e 4 uomini. Successivamente abbiamo avuto l’opportunità di parlare solo con alcune delle donne che si sono rivelate essere psicologhe e psicoterapeute. Nessuno degli uomini si è avvicinato a noi o ha avuto qualcosa da dire sul nostro intervento. In effetti, due di essi uscirono a metà della presentazione! Le donne invece erano molto incoraggianti e ricettive.

Avevamo deciso di distribuire semplicemente a tutti, copie del capitolo tratto dal libro di Peter Lehmann e approfittare dell’opportunità per affrontare le questioni specifiche rispetto a ciò che abbiamo messo in discussione in ambito psichiatrico, per ciò che riguarda l’etichettatura, la violazioni dei diritti umani e il trattamento sanitario obbligatorio. Nel contempo abbiamo parlato del nostro percorso, inizialmente da partecipanti “ciechi”, che erano d’accordo con il sistema [psichiatrico], per diventare i dissidenti attivi che siamo oggi. Abbiamo distribuito anche copie gratuite del nostro libro Soul Survivor. L’ora di tempo che ci era stata assegnata doveva essere condivisa con un relatore americano, ma entrambi abbiamo sentito di aver detto tutto ciò che volevamo nei 35 minuti che abbiamo utilizzato.

Ovviamente è stato deludente avere avuto un pubblico così esiguo, ma il giorno seguente, quando abbiamo partecipato a un discorso cardine sui Diritti umani in psichiatria: sfida o opportunità, dello psichiatra Stijn Jannes del Belgio, ancora una volta erano presenti solo 12 persone, in una sala dalla capacità di 500 posti! Questo per noi rappresenta la misura di quanto poco interesse ci sia in ogni messaggio o presentazione, che sfidi il modello medico pervasivo e dominante della bio – psichiatria, con la sua ampia trama di leggi sostenute dallo stato repressivo; impressione questa rafforzata quando il Dr. Driss Moussaoui dal Marocco, Presidente della sezione riguardante i diritti umani, ha criticato vigorosamente e pubblicamente il Dr. Jannes, per la sua richiesta di una maggiore attuazione dei diritti umani.

Data la natura esaustiva dell’enorme complesso di conferenze e la vasta gamma di presentazioni, non siamo in grado di riferire su nessuno degli altri simposi. Siamo stati felici di incontrare Peter Lehmann e molti dei suoi alleati al suo stand di libri, che era un’oasi circondata da un deserto psicofarmacologico.

Tutto sommato, il Congresso Mondiale non è stato diverso da come ce lo aspettavamo. Sì, c’era un riconoscimento delle atrocità psichiatriche ai tempi del nazionalsocialismo, e c'erano anche alcuni simposi sui diritti umani e su come smettere gli psicofarmaci, ma l’impressione generale era di un forte e potente establishment psichiatrico del XXI secolo, convinto della correttezza dei suoi metodi e dell’eccellente risultato che sta ottenendo. Ci è venuta in mente la storia I vestiti nuovi dell’imperatore, e mentre loro il nostro messaggio di semplicità e verità non l’hanno ancora ascoltato, ci sentiamo incoraggiati per il fatto che il messaggio è stato affermato e continuerà ad essere ribadito, chiaramente e ad voce alta, da un corpo sempre più grande di persone, finché infine ci ascolteranno.

 Il tema della conferenza era: Psichiatria del XXI secolo: Contesto, controversie e impegno. Lo sponsor principale era la Servier [gruppo farmaceutico internazionale] e quasi 70 altre compagnie farmaceutiche. Ci piacerebbe vedere cosa verrà scritto quando si arriverà alla Psichiatria del XXII secolo!

Traduzione a cura di Erveda Sansi


JIm Maddock

11.11.2017

 

WPA CONFERENCE BERLIN 2017

The World Psychiatric Association XV11 World Congress of Psychiatry was held in Berlin from 8 - 12 October 2017. Due to the good offices of German psychiatric survivor, author and publisher Peter Lehmann, we were invited to speak at the Congress in the Author’s Reading Section. In his book ‘Coming Off Psychiatric Drugs’, Peter had featured Mary’s story of weaning herself off all drugs having been given a Bipolar diagnosis 18 years earlier in 1983. She has now been drug free for a further 18 years. In addition to relating our story in our own book ‘Soul Survivor - A Personal Encounter with Psychiatry’, we were now to give living evidence and personal testimony as outlined in Peter’s book.
We were under no illusions as to what we were undertaking. We were aware we were entering the lion’s den and were warned about supping with the devil! But two main reasons determined why we went. Firstly for Mary herself to stand face to face with the profession of psychiatry who had visited so much harm on her and on our family for over 20 years and secondly to speak our truth and our learned experience from our association with medical bio-psychiatry. Would anybody be willing to listen or was our invitation just a window dressing exercise? We would see.

The Congress was held in the enormous Messe Berlin centre and was attended by 10,000 people from all over the world. Security was extremely tight as we arrived on the morning of Tuesday October 10. Unfortunately we had left out laptop and prepared documents in the taxi from the airport the night before but luckily had a backup which we now hurriedly had to photocopy and prepare again for our talk. Our gratitude is due to the helpful lady in the Business Centre which we eventually located after quite an exhausting search.
The conference began each day at 8am and went on until 7pm. There were numerous keynote speakers addressing large audiences in large halls while simultaneously, numerous symposia were being held in smaller rooms throughout the complex. There were also poster exhibitions on Psychiatry in The Third Reich, photographic exhibitions on Psychiatry in West Africa, book stalls, various ‘service user/carer’ tables and of course a huge section for numerous pharmaceutical companies to display their latest products which included a drug that could be taken by inhalation.
We commenced our presentation at 12 noon at which point, we had 14 people in our audience, 10 women and 4 men. Subsequently we only had the opportunity to speak to a few of the women who turned out to be psychologists and psychotherapists. None of the men approached us or had anything to say about our presentation. In fact, two of them walked out halfway through! The women were very encouraging and receptive.
We had decided to simply dispense copies of the chapter from Peter Lehmann’s book to everybody and avail of the opportunity to put our specific points across as to what we challenged in psychiatry in relation to labelling, human rights violations and forced treatment while also relating our journey from blind participants who originally went along with the system to the active dissidents we are today. We also dispensed free copies of our own book Soul Survivor. Our allocated hour was to be shared with another presenter from America but we both felt we said all we wanted to in the 35 minutes we utilised.
Of course it was disappointing to have had such a small audience but the following day when we attended a keynote lecture on ‘Human Rights in Psychiatry: challenge or opportunity’ by psychiatrist Stijn Jannes from Belgium, again there were only about 12 people present in a theatre with capacity for 500! To us it was a measure of just how little interest there was in any message or presentation that challenged the all pervasive and dominant medical model of bio-psychiatry with its full panoply of repressive state backed laws, an impression reinforced when the Chair of the Human Rights presentation, Dr. Driss Moussaoui from Morocco vigorously and publicly criticised Dr. Jannes for his call for greater implementation of human rights.
Given the exhaustive nature of the enormous conference complex and the numerous array of presentations, we are not in a position to report on any of the other symposia. We were happy to meet Peter Lehmann and many of his allies at his book table which was an oasis surrounded by a psycho-pharmaceutical desert.
All in all, the World Congress turned out much as we expected. Yes, there was an acknowledgement of psychiatric atrocities in the days of National Socialism, yes there were a few symposia on human rights and drug withdrawal but the overall impression was of a mighty and powerful 21st century psychiatric establishment convinced of the righteousness of its ways and of the excellent work it was achieving. We were reminded of the story of The Emperor’s New Clothes and while to them our message of simplicity and truth was still not heard, we take heart from the fact that it was stated and will continue to be stated loudly and clearly by an ever growing body of people until eventually it will.
The theme of the conference was ‘Psychiatry of the 21st Century; Context, Controversies and Commitment’. The major sponsor was Servier along with almost 70 other mostly pharmaceutical companies. We would love to see what will be written when it comes to ‘Psychiatry of the 22nd Century’!

JIm Maddock

11.11.2017

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