Traduzione a cura di Crstina Paderi
Questo
pezzo l’ho scritto da un luogo di rabbia e indignazione e mai ho
pensato che qualcuno lo potesse leggere o ascoltare, quindi è davvero
crudo.
Grazie
ad una serie di circostanze Michael Rassum lo lesse e disse che potevo
aggiungervi della musica. Il risultato è “Una storia vera piena di
bugie”.
Perché
l’ho scritto? Perché questa persona, che io chiamo Peter (non il suo
vero nome) è morta a causa degli psicofarmaci che assumeva e nonostante
ce ne fossero prove evidenti, io e la sua famiglia abbiamo visto come la
psichiatria si è chiusa a riccio, proteggendosi e riuscendo a farla
franca. Per anni la sua famiglia ha chiesto giustizia, proprio come
tanti altri. Non hanno mai ottenuto niente.
La
sua morte è stata la ragione che ha dato il via alla nascita di un
gruppo: ci siamo uniti e abbiamo creato l’organizzazione “Morte in
Psichiatria”, un’organizzazione per coloro che hanno perso una persona
cara a causa della psichiatria e che vuole evitare che altri subiscano
la stessa sorte. Dorrit Cato Christensen,
che ha contribuito a questa Campagna, ha perso sua figlia e inoltre è
uno dei membri fondatori e il presidente dell’organizzazione.
La
psichiatria non è stata in grado di dimostrare che si ha a che fare con
una malattia biogenetica e nondimeno le terapie farmacologiche
falliscono miseramente, a parte quella che viene considerata una buona
medicina basata su prove scientifiche. Al contrario, i risultati,
soprattutto a lungo termine, indicano un aumento del rischio di
cronicità, danni cerebrali, morte precoce - fino a 25 anni di vita in
meno , come nel caso di “Peter”, la cui morte improvvisa è stata causata
da aritmia cardiaca farmaco indotta.
Obbligare
le persone ad assumere psicofarmaci che potrebbero causare un danno
cerebrale, morte e scarse possibilità di benefici a lungo termine di
qualsiasi tipo, è un atto di indicibile violenza istituzionale.
Questo
pezzo è una storia vera; solo nome e genere son stati cambiati. E’
divisa in tre sezioni: “Morte”, “Big Pharma, l’ Alleanza Diabolica” e
infine il funerale chiamato i “Venti del cambiamento”.
Oggi sono una sopravvissuta alla psichiatria, ma poteva trattarsi di me.
O di voi o di uno dei vostri cari…
Per favore sostenete il Divieto Assoluto del Trattamento Sanitario Obbligatorio nel CRPD.
Traduzione a cura di Cristina Paderi e Erveda Sansi
Traduzione a cura di Cristina Paderi e Erveda Sansi
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