Interessante il seguente articolo: ma forse quelli che hanno organizzato o partecipato al corso non sanno che 1) il tso è contro la convenzione onu dei diritti umani 2) è una speculazione sulla pelle dielle persone 3) non aiuta ma aggrava i problemi delle persone, come dimostrano le innumerevoli testimonianze 4) è contro la liberta' di curarsi sancito dalla costituzione italiana 5) non è vero che le persone con diagnosi psichiatrica sono potenzialmente o realmente più pericolose di altre
NAPOLI, CORSO PER IL TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO PER LA PM
- Scritto da Comunicato Stampa
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E’ cominciato il primo corso di formazione, rivolto al personale della Polizia Locale di Napoli, dedicato al Trattamento Sanitario Obbligatorio. Il corso, cui parteciperanno in una prima fase oltre ottocento Agenti ed Ufficiali del Corpo, mira a fornire le necessarie conoscenze, in ausilio al personale specializzato delle ASL, nell’approccio di individui con problemi psichici e psichiatrici, nel caso in cui non vogliano sottoporsi o si siano sottratti alle cure mediche. Nell’arco del 2013 (dati ISTAT), in Campania, si sono resi necessari ben 890 interventi per Trattamenti Sanitari Obbligatori, di cui ben 601 sul solo territorio della Provincia di Napoli; i dati relativi alla città Metropolitana di Napoli del 2014 sono di 397 interventi, mentre, al 31 Agosto 2015 ci si è attestati su 284 casi.
Il corso, che si tiene presso il Comando della Unità Operativa Vomero – Arenella di Via Morghen, e che continuerà sino ad Ottobre, è tenuto dal Cap. Giuseppe Cortese, Comandante della stessa unità, per la parte teorica, e dall’Istruttore di tecniche operative del Corpo, l’Agente Cristiano Curti Giardina, coadiuvato Agente Sergio Pinelli.
Come ha tenuto a precisare lo stesso relatore, il Cap. Cortese, “oltre allo studio prettamente teorico della parte normativa e delle procedure da porre in essere, la Polizia Municipale di Napoli ha allo studio un Protocollo Operativo, che a breve sarà adottato congiuntamente con la ASL, che stabilisca non solo l’ambito giuridico entro il quale gli operatori Sanitari e di Polizia debbano muoversi, ma anche le procedure che, congiuntamente, questi attori dovranno mettere in campo per tutelare la salute del paziente. L’adozione del Protocollo Operativo per i TSO è stata fortemente voluta dal Comando, come ha spiegato il Comandante della Polizia Locale di Napoli, Col. Ciro Esposito, intervenuto per introdurre il Corso, poiché i singoli Agenti chiamati ad intervenire in frangenti così delicati dove spesso si ha di fronte un individuo potenzialmente pericoloso, pur non trattandosi di un delinquente, ma di una persona che ha bisogno di aiuto, di essere curata e molto spesso ascoltata per poter superare il disagio personale causato dalla malattia mentale. Con l’adozione di questo Protocollo specifico Napoli si pone all’avanguardia rispetto al resto dei Comuni d’Italia e, attraverso l’ANCI sta realizzando un progetto nazionale SISFOR che coinvolgerà su tale tema tutte le forze di polizia nazionali e locali d'Italia."
Il Comando di Napoli ha provveduto all’acquisto di due scudi di contenimento in materiale assorbente gli urti, forniti dalla società Defence System, leader nella produzione di attrezzature e dotazioni per le Forze di Polizia. Come spiega l'Istruttore Curti Giardina "L’utilizzo degli scudi imbottiti permette di limitare gli eventuali danni agli operatori, ma anche di contenere l’azione aggressiva di soggetti pericolosi, essendo dotati di una speciale membrana interna antitaglio e resistente alle armi da punta
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